In questo periodo di emergenza sanitaria la risposta alla fatidica domanda “Ti manca la scuola?” sorprende per l’evoluzione che assume nel corso dei giorni.
Lasciata alle spalle l’euforia iniziale (“Evviva! La scuola è chiusa!”) ho provato a sottoporre ai bambini lo stesso quesito, ogni tanto, in modo inaspettato, ottenendo, nell’ordine:
“no, solo i compagni”
“massì dai, un po’ anche i compiti e le maestre”
fino ad un laconico ma sincero: “mi manca tutto della scuola!”

D’altronde dalla sera di domenica 23 alla mattina di lunedì 24 febbraio i bambini si sono visti sottrarre tutta la loro quotidianità, in tutte le sue componenti: non solo la scuola, ma gli allenamenti e le partite di sport, le lezioni di musica o inglese, il catechismo, cinema, teatro, etc…
I primi giorni sono di puro giubilo ma se la scuola è chiusa da due settimane allora qualche problema c’è davvero, anche se papà e mamma si sforzano di non parlarne troppo in loro presenza.
In questa “quarantena familiare” in cui tutti noi siamo costretti per il bene comune e per proteggere chi tra di noi è più fragile, proviamo a riscoprire il piacere di trascorrere il tempo insieme. Riscopriamo quel vecchio gioco in scatola che prendeva polvere sullo scaffale, affrontiamo qualche puzzle “impossibile” da 2000 pezzi che sembrano tutti uguali, leggiamo qualche libro ai ragazzi, proviamo a fare quel lavoretto divertente per cui non avevamo mai tempo, prepariamo una buona torta, vediamo qualche film insieme e poi…usciamo.

Vero che non possiamo andare in posti affollati o al cinema, però possiamo approfittare di queste giornate bellissime per fare una passeggiata in un bosco, su un sentiero o in un parco.
Insomma, forse ci farebbe bene per un momento sospendere lo stress da informazioni tramite TV, radio, web e social e provare a rilassarci un po’ in famiglia.
[…] marzo 2020. In questi tempi di “quarantena familiare” (se la scuola manca anche a te leggi qui!) la festa del papà assume un significato tutto […]