Tutto comincia con un’ecografia che viene postata tramite i vari social network.
Seguono poi a raffica le informazioni sui successivi nove mesi, come sta la mamma e tutti i preparativi per l’arrivo, dopo la nascita una valanga di foto che non risparmiano neanche intimi bagnetti e l’imbarazzante momento sul seggiolone con la faccia ricoperta di omogeneizzato.
Così inizia la vita digitale dei cosiddetti nativi digitali, ancor prima che abbiano una identità fisica ne ottengono una fatta di bit.

I nativi digitali…
- non solo non riavvolgeranno mai il nastro magnetico di una musicassetta per tornare alla prima canzone ma non salteranno nemmeno da una traccia all’altra di un compact disc: ormai c’è solo musica “liquida”!
- noi adulti abbiamo imparato ad utilizzare il pc con periferiche come mouse e tastiera e poi abbiamo “scoperto” che gli schermi possono essere anche toccati, loro l’esatto contrario: il primo modo di interagire con un dispositivo è uno schermo touch, poi scopriranno che esistono anche mouse e tastiera.
- Siamo rimasti basiti alla prima chiamata da un telefono portatile, oggi lo smartphone può aprire loro un intero universo e francamente telefonare sarà forse l’ultimo dei loro interessi.
Il mondo digitale, però, in particolare quello on-line (la Rete, le app o i vari social network) nasconde delle insidie per i giovanissimi. I rischi sono vari, per esempio incappare involontariamente in contenuti che non sono adatti alla loro età e che potrebbero far danni.

Limitare quanto possibile questi rischi è un dovere di noi genitori con degli accorgimenti:
Youtube è una miniera di video interessanti e divertenti ma esiste il rischio di arrivare alla visualizzazione di un filmato non appropriato per un bambino.
Sarebbe meglio rivolgersi a Youtube Kids, una versione più indicata alle famiglie, dove i rischi dovrebbero essere minori e dove se non altro è presente la promessa di filtri ed esperti per la revisione dei video pubblicati.
Lo trovate qui:
È anche possibile attivare su Youtube la “modalità con restrizioni” che “nasconde i video con contenuti inappropriati segnalati dagli utenti e da altri segnali. Nessun filtro è preciso al 100%, ma ti consente di evitare la maggior parte dei contenuti inappropriati.”
Si attiva nella pagina principale di Youtube, con i tre puntini in alto a destra. Occorre però attivare questa modalità per ogni browser utilizzato.
Possiamo fare qualcosa anche in Google.
Nella pagina principale del più famoso motore di ricerca possiamo accedere alle “impostazioni” in basso a destra, scegliere “Impostazioni di ricerca” e selezionare la casella di spunta “Attiva SafeSearch“:
“SafeSearch può esserti utile per impedire la visualizzazione di immagini esplicite o inappropriate nei risultati della Ricerca Google. Il filtro SafeSearch non è preciso al 100%, ma consente di evitare la maggior parte dei contenuti violenti e per adulti.”
È molto interessante poi l’iniziativa del Ministero dell’Istruzione “Generazioni connesse” raggiungibile a questo indirizzo:
https://www.generazioniconnesse.it/
dove si possono trovare tanti suggerimenti per noi e i nostri figli nell’utilizzo di tutti i giorni della Rete.

Inoltre oggi, 11 febbraio, si celebra il Safer Internet Day:
“Il Safer Internet Day (SID) è la giornata mondiale per la sicurezza in Rete, istituita e promossa dalla Commissione Europea, che si celebra il secondo martedì del mese di febbraio. Obiettivo dalla giornata è far riflettere studenti e studentesse sull’uso consapevole degli strumenti tecnologici e sul ruolo attivo che possono avere utilizzando la rete in modo sicuro e positivo.”

Sono convinto che i più piccoli non debbano essere lasciati on-line da soli, senza la supervisione di un adulto, anche se spesso troviamo comodo piazzargli in mano un tablet o il nostro smartphone nella speranza che ci diano qualche minuto di tranquillità.
Poi crescendo possono via via essere più autonomi nel navigare ma solo dopo aver adottato gli accorgimenti di cui sopra e dopo avergli insegnato i “trucchi del mestiere”.
Si rivelano preziosi gli incontri tenuti dalla Dott.ssa Daniela Cosco con gli alunni della Carducci, su iniziativa dell’Associazione Genitori: in particolare in quinta elementare si affronta proprio il tema del cyberbullismo.
Ricapitolando: sottrarre ai nostri figli la possibilità di utilizzare gli strumenti per accedere alla Rete non solo sarebbe sbagliato ma anche controproducente (e anche un po’ anacronistico), pensiamo al web come aiuto didattico o futuro strumento di lavoro.
Ma occorre essere prudenti e fare in modo che non vi siano pericoli:
On-line sì, ma senza rischi!